Barcellona è una di quelle città che potremmo definire come uno dei tesori dell’architettura spagnola: tra le sue numerose vie e piazze custodisce un gran numero di palazzi e castelli che compongono un vero e proprio museo all’aria aperta.
Nel post di oggi parliamo di uno dei primi esempi di modernismo catalano, il Castello dei Tre Dragoni.
Origini e storia del Castello dei Tre Dragoni
All’incirca della metà del XIX secolo Barcellona stava vivendo un processo di piena espansione. Per questo motivo il governo della città Condale inaugurò, nel 1888, l’Esposizione Universale nella zona del Eixample e del Parco della Ciutadella, trasformando Barcellona in un punto di riferimento a livello internazionale.
Con l’idea di attrarre una moltitudine di visitatori, sia nazionali che internazionali, venne affidato il progetto di costruire un hotel e un ristorante a Lluís Domènech i Montaner.
L’acclamato archietetto accettò la sfida: progettò e costruì l’hotel, che purtroppo venne smantellato alla fine dell’Expo Universale, e il ristorante, che oggi è conosciuto con il nome di Castello dei Tre Dragoni.
Il Castelli dei Tre Dragoni nel Parco della Ciutadella
La maestuosità di questo castello può essere ammirata dal 1888 nel Parco della Ciutadella e la sua inaugurazione è un aneddoto di per sé: fu presenziata dal Alfonso XIII, che all’epoca aveva solo due anni.
Il castello, dalla sua nascita in poi, ha avuto più critici che sostenitori: Domènech venne accusato di aver volutamente dimenticato la funzione di ristorante per cui era gli era stata affidata la costruzione dell’edificio che, per questa ragione, venne chiamato come il dramma medioevale “Il Castello dei Tre Dragoni”, considerato più componimento divertente che un’opera letteraria.
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